La sclerosi laterale amiotrofica (SLA) chiamata anche Morbo di Lou Gehrig, malattia di Charcot o malattia dei motoneuroni, è una Malattia neurodegenerativa progressiva, che colpisce le cellule nervose cerebrali e del midollo spinale (i motoneuroni), responsabili dei movimenti della muscolatura volontaria.
La SLA colpisce sia i motoneuroni che si trovano nella corteccia centrale o corticale, che attraverso prolungamenti trasportano il segnale nervoso dal cervello al midollo spinale, sia i motoneuroni che trasportano il segnale dal midollo spinale ai muscoli. Quando l’organismo non è più in grado di compensare la perdita dei motoneuroni distrutti, la malattia inizia a manifestarsi.
La particolare drammaticità della SLA è dovuta al fatto che, sebbene i muscoli smettano di funzionare, tutte le altre funzioni neurologiche restano intatte : il paziente rimane perfettamente lucido, prigioniero in un corpo che diventa progressivamente immobile.
Non si conoscono le cause della SLA, sebbene sia considerata riconducibile a una molteplicità di cause. Tra quelle più plausibili si annoverano una predisposizione genetica, l’eccesso di glutammato, carenza di fattori di crescita, fattori tossico-ambientali diversi e altre ancora.
La SLA colpisce soprattutto adulti di età superiore ai 20 anni, di entrambi i sessi, con più frequenza dopo i 50 anni. In Italia si manifestano in media tre nuovi casi di SLA al giorno e si contano circa sei-otto ammalati ogni 100.000 abitanti (fonte : AISLA).
Oggi la SLA è una malattia incurabile. L’unico farmaco che si è dimostrato in grado di rallentare la degenerazione dei motoneuroni è il riluzolo. Negli ultimi anni si sono moltiplicate le ricerche di una cura, ma anche di farmaci capaci di migliorare la qualità di vita del paziente nelle sue funzioni vitali (alimentazione, respirazione…)